Articoli - Traumatologia sportiva

“Dal punto di vista personale è una grande soddisfazione – racconta Campi – ma credo sia un aspetto positivo per l’intera categoria. Non ho mai capito perché i calciatori scegliessero sempre di farsi operare all'estero. Esistono ottimi chirurghi ortopedici anche in Italia. Io consiglio di non allontanarsi troppo perché è importante seguire la fase di rieducazione.
E’ fondamentale che il chirurgo abbia la possibilità di seguire il decorso.
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Ma come si guarisce un campione?
“Sono quattro i cardini decisivi, tenendo conto che una piccola percentuale di errore esiste sempre,
La diagnosi esatta, la giusta indicazione del tipo di trattamento, l’esecuzione tecnica dell’operazione, il decorso monitorato ogni quindici-venti giorni.
Se tutto fila, i tempi di recupero si possono accorciare.
E’ però fondamentale non accelerarli e procedere con calma, rispettando ogni tappa”.
Un anno fa Campi ha operato Claudio Lopez, rispedito in campo in meno di 5 mesi.
“Forse è stato l’intervento più difficile. Spesso leggo del legamento collaterale, In realtà lui aveva una quadrupla lesione del punto d’angolo postero esterno del ginocchio sinistro. Un tipo d’incidente assai raro, che a volte capita ai giocatori di football americano. Nell'occasione, anche per riconoscere la lesione, mi è venuta in soccorso l’esperienza chirurgica acquisita negli Stati Uniti.”
Andrea Campi, dal'99 medico della Lazio, è il Mago delle ginocchia
La storia del dottore che aggiusta i Campioni
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Ora vanno tutti da Campi, anche i campioni dl altre squadre.
Salas, che lo aveva conosciuto alla lazio, ha preteso di farsi operare da lui. Pippo Inzaghi è stato convinto dal fratello Simone, che la scorsa estate era rientrato in campo a tempo di record dopo una frattura alla mandibola.
